Pane & Acqua

Salicornia, asparago di mare

Salicornia, asparago di mare

Lungo i litorali mentre si cammina tra piccoli scogli lo sguardo rivolto al mare e sulle pietre da superare si può avere un languore di stomaco.

Chinarsi e raccogliere asparagi di mare, asparagi dei poveri, sale dei poveri, semplicemente Salicornia. Non è difficile incontrarla su terreni salini o salmastri, a due passi, due, dal mare che nei giorni di burrasca la bagna, regalandole il brio di una doccia fredda, salata, bianco da conservare. 

Salicornieto, folti cespugli a ricoprire, diramandosi, vaste aree, steli e ramificazioni a lasciare la terra e aspirare al cielo, il verde brillante in primavera è speranza a cui aggrapparsi, mentre oltre il visibile si ascoltano provenire rumori di aerei, inusuali. Salicornia, il suo ciclo è annuale, resiste alla siccità immagazzinando l’acqua, risorsa preziosa per non morire, da recuperare nei giorni che verranno. Nella tarda estate e in autunno, il verde lascia spazio al rossastro e sull’ascella delle foglie piccolissimi fiori con antere gialle promettono ritorni.

 L’erba spontanea conserva il sapore del mare che la bagna, di lei si consumano gli steli raccolti in estate, basta lasciali in ammollo per 24 ore e poi sbollentarli, insalata da condire con aceto e limone.

Il languore non può essere soddisfatto dal sale, ma conservare gli steli in vasetti con aceto è avere un sapore di estate in ogni stagione anche in una fredda giornata di tramontana in città mentre un’orata cuoce in forno, contorno da abbinare. Sale con sale, acqua con acqua, mare con mare, Salicornia da ricordare.

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