Lungo la strada l’arcobaleno

Lungo la strada le nuvole grigie e una pioggerellina leggera ti hanno tenuto compagnia, mettere in pausa i tergicristalli per un nuovo gioco.

Lasciare che le goccioline dopo essersi posate sul parabrezza, scivolino lungo il vetro. Infinite scie prima che un colpo di spazzole le sospinga via restituendo trasparenze. Novembre, le temperature segnalano che l’autunno è stanco, che gli alberi sono già spogli, le foglie cadute tappeti da non calpestare, l’erba rigogliosa ricopre le aiuole trascurate circondando le fragili vegetazioni dei bulbi di fresie.

Lungo la strada le automobili sfrecciano indifferenti al cielo che inizia ad aprirsi e a colorarsi d’azzurro, d’un tratto guardi alla tua destra ed eccolo nel suo distendersi un bellissimo arcobaleno, mentre in radio la voce di Adriano Celentano interpreta versi che restano indelebili nella memoria “L'arcobaleno è il mio messaggio d'amore/ può darsi un giorno ti riesca a toccare/ con i colori si può cancellare/ il più avvilente e desolante squallore”.

Non piove più, il parabrezza è limpido, sembra quasi non esserci, la strada, il nero del catrame delimitato da strisce bianche, sembra quasi cedere alla bellezza dei colori dell’arcobaleno, per un istante tutto appare in una nuda essenziale bellezza. Il tempo di uno scatto, di un’istantanea per rendere eterno un momento. Il guard rail appare l’unico oggetto in movimento. Osservi l’arco, ricordi il tuo giardino con le iris che si allungano tra i fili d’erba, macchie di colore nel verde.

Lungo la strada in una mattina di novembre, l’estate lontana, l’arcobaleno è il tuo tornare sereno.