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Come un albero

Come un albero

Davanti a me una foto scattata da Roberta, la mia bellissima e amata nipote. La guardo e mi incanto. Mi ipnotizza e non riesco a capire

la ragione vera. Le penso tutte. Ritrae un posto meraviglioso, un paesaggio che adoro, vorrei tanto esserci io in quell'angolo di mondo che urla quiete? Mi affascinano i colori autunnali intensamente caldi, avvolgenti e romantici? Vorrei abbracciare quell'albero che vedo in primo piano e trarne tutta la sua energia, la forza e la tenacia per resistere ai venti, alle piogge e all'alternarsi delle innumerevoli stagioni che ha visto e vedrà ancora?

Non riesco a comprendere questa attrazione quasi magnetica. Continuo a guardare e a chiedermi il perché. Ora mi rendo conto che è come se mi specchiassi. Sono io quell'albero o meglio gli assomiglio. Mi ergo dal suolo verso il cielo. Cerco di andare avanti a testa alta. Come sull'albero tante foglie, nella mia mente tanti pensieri, ricordi, emozioni, tristezze e gioie.

La natura fa in modo che l'albero in autunno perda le foglie ingiallite, morte, perché non le rubino nutrimento e possa recuperare la forza per resistere alle intemperie e arrivare alla primavera più forte di prima. Rinvigorito dà spazio ad altri rami e a foglie nuove arricchendosi sempre più fino a riformare una chioma lussureggiante.

L'albero sono io, la chioma la mia mente che lavora tanto per lasciare andare le mie foglie gialle ormai morte, i ricordi dei momenti bui, i pensieri pesanti, i sensi di colpa e tutto quanto non mi fa stare bene e quanti mi spingono giù.

Io come l'albero, lascio andare i fardelli pesanti e dopo l'inverno - il percorso che intraprendo più volte per recuperare me stessa, la donna che sono e che voglio essere - torno come nuova, rinvigorita.

È una tappa del viaggio non facile, ma necessaria e comunque bella perché la sensazione di leggerezza, man mano che ti spogli di tutti i pesi, ti fa volare verso nuovi orizzonti, prospettive e obiettivi. Io sono come un albero che non sta fermo, vive, si spoglia del superfluo e di quanto nuoce, rinforza le sue radici che danno compattezza al terreno e si rinnova. Le foglie ingialliscono ancora, i fardelli ritornano, ma la vita è così, cadi e ti rialzi ancora e ancora.

Io sono come un albero che in tutte le stagioni, spoglio o con la sua folta chioma, recupera e usa tutte le energie per vivere, abbraccia, dà protezione e riparo, dà e riceve amore.

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