
www.pressinbag.it è una testata giornalistica iscritta al n. 10/2021 del Registro della Stampa del Tribunale di Bari del 10/05/2021.
Ultimi giorni di mare e sole, l'aria è piacevolmente calda chissà ancora per quanto.
Non c'è più l'affollamento dei giorni passati, tutti tornano al loro lavoro, la spiaggia è più fruibile, pochi lidi ancora aperti per poter accogliere i pochi bagnanti che popolano lo spazio che precede il mare. La sabbia non è più caldissima il mare è sereno, l'acqua è tiepida, invita a bagni più lunghi e la consapevolezza che qualcosa sta cambiando. Niente più urla e risate dei bimbi, schizzi durante giochi d'acqua o musica sparata ad alto volume sotto i gazebo che ospitano intere famiglie: punto di incontro, tante parole e quantità di cibo sufficiente per colazione, pranzo e cena. I castelli di sabbia distrutti dalle onde, cancellate le tracce del passaggio di tante vite, come se niente fosse mai stato.
La spiaggia ora è silenziosa, solo il lieve sciabordio dell'acqua a farmi compagnia.
Il mare brilla in un giorno di fine settembre, sembra che sull'acqua si accendano infinite stelle, come candele galleggianti, fiammelle si accendono e spengono, come stelle filanti nella notte di Natale.
Provo a seguirne la scia, che man mano che proseguo si espande sempre più. Arriverò mai a vederne la fine?
In acqua cammino, cammino, cammino fino a perdere di vista la posizione da cui sono partita. Voltandomi indietro il mio punto di riferimento, l'ombrellone rosso non si vede più.
Mentre continuo a seguire le luci scintillanti, penso alle stelle del cielo, e a ciò che vedo nel mare, la via lattea del cielo, una strada dalle curve dolci, che attrae, ammalia e intanto mi fa pensare a chi non è più qui, e mi chiedo se e quando, continuando a camminare riuscirei ad incontrare le mie stelle del cielo. Mi prende la nostalgia, riaffiorano i ricordi delle persone più care che mi hanno lasciato, di chi mi è stato accanto senza nulla chiedere o pretendere, coloro che hanno guidato i miei passi, soprattutto Lei, che mi ha messo al mondo, mi mancano i suoi baci e abbracci.
Vorrei continuare ad andare sempre avanti non riesco a fermarmi, come se volessi a tutti i costi arrivare alla fine della strada di luce.
Cosa ci sarà dopo?
Mi perdo tra le stelle in acqua, la mia mente ne è avvolta, come se fossi in trance, non ce la faccio a ritornare indietro, che strana sensazione.
Ma ad un tratto una voce mi chiama e torno in me quasi stordita da quell'abbraccio luminoso. Sono quasi ipnotizzata e rapita da ciò che gli occhi riescono a vedere.
Mi rendo conto che quella strada che brilla non ha una fine. Ripercorro allora la strada del ritorno, voltandomi per catturare con lo sguardo quella magica visione, che meraviglia.
Il mare brilla in un giorno di fine settembre e resto lì a guardare un po' della mia vita allontanarsi da me.
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