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Fòcara di Novoli, fuoco che consuma tralci di vite

Fòcara di Novoli, fuoco che consuma tralci di vite

Tra un mese, il 17 gennaio 2020, la Fòcara di Novoli sarà completamente arsa, ne resteranno le ceneri che il vento non avrà disperso.

 Nella piazza Tito Schipa, i cittadini di Novoli in Provincia di Lecce, avranno già celebrato il rito del fuoco per Sant’Antonio Abate. Sacro e profano in una tradizione  plurisecolare, per la Fòcara, il più grande falò del bacino del Mediterraneo. I contadini sapienti hanno raccolto tralci di vite, ne hanno fatte fascine da impilare seguendo l’antica arte di costruzione dell’opera che il fuoco consumerà.

La prima fascina è stata posata domenica 15 dicembre, dopo la benedizione, e per un mese, fascina dopo fascina, di braccia in braccia, di scala in scala, di uomo in uomo, si raggiungeranno i 25 metri di altezza e un diametro di 20 metri. Atto di devozione, tecniche tramandate di padre in figlio, di cerchio in cerchio, di diametro in diametro, oggi che non è un più un cono ma piramide a torta, la Fòcara si innalzerà verso il cielo, alla sua sommità verrà posta, la mattina della vigilia, l’icona di Sant’Antonio, e poi uno spettacolo pirotecnico darà il via alla scintilla, che darà vita al fuoco che consumerà, il 16 gennaio, le oltre 90 mila fascine di vite necessarie.

Un rito, una tradizione, uno spettacolo anche, da guardare almeno una volta per ascoltare il crepitio delle fiamme battere il ritmo della discesa delle lacrime dei pochi devoti, e scoprire lo sguardo incredulo degli spettatori alla loro prima volta. Un fuoco caldo che partirà dall’ alto e consumerà la pira, ramo dopo ramo, tralcio dopo tralcio, fascina dopo fascina, fino al centro, per una notte.

A sfidare quel fuoco, quel calore, ci sarà il freddo invernale notturno di gennaio, che colpirà i piedi, per poi entrare fin nelle ossa, non basta un vino caldo, vorresti una coperta, ora che quel fuoco, per le misure di sicurezza lo vedrai distante almeno una ventina di metri, ora che il fuoco non puoi più raccogliere per scaldare il letto. Eppure in quella piazza, desidererai tornare, mentre tutto brucia e si apre un nuovo anno, nuova stagione di grappoli e vino. Tralci di vite che bruciano, buono auspicio per domani.

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