La ricerca di sé, la smisurata voglia di catturare l’essenza in una immagine, rapire il reale per fermarlo in una istantanea, da guardare.
E riguardare per ritrovare la percezione provata nell’osservare un oggetto, una persona, un paesaggio e scoprire nuove chiavi di lettura, nuovi anelli di congiunzione. Scattare, elaborare, stampare se occorre. Fotografia, digitale come una epoca che si sviluppa lungo un codice per poi intuire che quel codice non può bastare a decifrare, serve l’arte, la visione, l’ottica diversa, un nuovo punto di vista. L’arte di Luigi Facchini è quella di fissare il reale nella sua nudità.
Un suo scatto “Econ” è stato selezionato per partecipare alla Biennale Milano International Art Meeting, il fiore all’occhiello dell’Arte italiana con artisti provenienti da 44 Paesi in programma fino a oggi a Palazzo Soncino.
Salvo Nugnes, curatore d’arte, ha spiegato le motivazioni per la partecipazione alla prestigiosa rassegna con queste parole “Luigi Facchini incuriosisce il pubblico con le sue originali fotografie. Il talentuoso artista cattura la realtà con uno stile grafico e pulito, esce fuori dagli schemi e propone la vita così com’è, senza criticarla e senza volerla modificare. Facchini abilmente mostra ciò che ci circonda, offrendo spunti di riflessione alternativi e suscitando nell’osservatore stupore e meraviglia”.
La sua fotografia “Econ” è stata selezionata anche per il Premio Belle Arti di Salerno. Un gheriglio, la parte commestibile della noce nella sua disarmante bellezza e essenzialità. Due cotiledoni carnosi, uno lo specchio dell’altro, metafora di noi stessi. Econ – noce al contrario è una rappresentazione della nostra vita, tra ciò che siamo e ciò che riflettiamo all’esterno, tra il reale e la nostra proiezione.
Luigi Facchini, barese, da sempre appassionato di fotografia e di grafica, torna a mostrare i suoi lavori, apre le sue porte fino a ieri serrate per un lungo lavoro di ricerca anche interiore.