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La Puglia che pedala

La Puglia che pedala

Tutti i numeri sulla ciclabilità

In Olanda il 99,1% dei cittadini si muove in bicicletta per i suoi spostamenti. Questo significa che ogni giorno ogni olandese percorre mediamente 2,5 chilometri pedalando. L’Italia non figura neanche nelle prime dieci posizioni. Ed è addirittura 17esima se si calcolano i chilometri della rete di piste ciclabili presenti, facendo meglio solo della Spagna. Restringendo il campo d’azione, dei 4mila km di piste ciclabili italiani, la Puglia coni suoi 129 è settima, dietro Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana e Lazio. Focalizzandoci poi sulla sola provincia di Bari, possiamo contare su 84 percorsi cicloturistici (tra piste ciclabili, ciclostrade, sentieri e strade). Tutti questi numeri per dire che non siamo tra i più virtuosi, ma abbiamo ampi margini di miglioramento.

Le performance legate al cicloturismo registrano un trend in costante crescita che risponde ad una rinnovata attenzione verso il turismo su due ruote che, in Puglia ha un target bel preciso: stranieri (per l’80%), over 55enni, elevato livello culturale e buona capacità di spesa, che decidono di rimanere il Puglia per 5-7 giorni. Una tipologia turistica che la Regione Puglia sta cercando di attrarre con continue iniezioni di risorse. Dopo i 15 milioni di euro stanziati nel 2017, la Regione ha messo a disposizione nei giorni scorsi 13,5 milioni di fondi Por Puglia 2014-2020 per la realizzazione di reti di percorsi ciclabili e ciclopedonali.

Nel Piano Regionale della Mobilità Ciclistica un ruolo fondamentale lo rivestono la Ciclovia dell'Acquedotto pugliese, la Ciclovia Adriatica e la ciclovia transeuropea EV5 (Monteleone di Puglia – Brindisi.

Ed è la Ciclovia Adriatica ad aver aggiunto al suo lunghissimo percorso, un nuovo tassello. Nei giorni scorsi è stato sottoscritto  l’accordo tra Mibac, Regione Puglia, Asset e i Comuni di Monopoli e Fasano per lo studio preliminare di fattibilità dei venti chilometri compresi tra Monopoli e Fasano.

Una volta terminata, la Ciclovia Adriatica, si snoderà da Trieste a Santa Maria di Leuca, attraversando sette regioni italiane, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, per un totale di 1.300 km. In Puglia il tratto sarà lungo 500 km e conterà 23 tappe, da Chieuti a Santa Maria di Leuca.

L’accordo sottoscritto per il tratto Monopoli-Fasano, grazie anche al coinvolgimento delle sovrintendenze dovrebbe garantire la valorizzazione degli attrattori culturali, turistici, archeologici e paesaggistici presenti lungo il tragitto. Si pensa all’utilizzo di una segnaletica ad hoc e all’utilizzo di app. Il costo dell’opera dovrebbe aggirarsi, secondo la stima dell’Asset, in 2-3 milioni di euro.

I 500 chilometri pugliesi della Ciclovia sono un'occasione da non perdere, per promuovere la destagionalizzazione del turismo, per attrarre una tipologia di visitatori a basso impatto sull'ambiente e valorizzare le bellezze di Puglia. I fondi ci sono e il tempo anche.

Come per ogni misura europea, ci sono scadenze da rispettare. La Ciclovia Adriatica beneficia dei fondi europei destinati alla ciclabilità, che nel settennio 2014-2020 sono circa due miliardi di euro tra fondi diretti (1,3 miliardi) e indiretti (700 milioni).

Per la Ciclovia Adriatica il termine ultimo per completare i progetti di fattibilità di tutti i tracciati é il 31 dicembre 2020.

Poco meno di due anni per non perdere un'occasione unica.

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