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De Chirico e la Metafisica, Palazzo Blu apre le porte alla mostra

De Chirico e la Metafisica, Palazzo Blu apre le porte alla mostra

Si riaprono le porte dei musei e dei luoghi d’arte. Le porte serrate si spalancano alla vita. L’umana presenza torna ad animare le sale.

Palazzo Blu a Pisa ha riaperto le sue porte, dal venti gennaio al nove maggio, normative permettendo, si potrà visitare dal vivo la mostra De Chirico e la Metafisica, dedicata all’artista principale esponente della corrente artistica della pittura metafisica.

La mostra si divide in sette sezioni. Nella prima, Una sola moltitudine: gli Autoritratti, è possibile seguire il percorso di crescita e di evoluzione dell’artista seguendo i suoi ritratti fino all’ultimo, il nudo del 1945 che chiude la mostra. Nella seconda sezione, Prologo, alcune opere del primo ciclo pittorico di De Chirico, accompagnano il visitatore nella rivelazione della Metafisica. Ecco la terza sezione, La metafisica e i suoi ritorni, con le piazze d’Italia, Il trovatore, Ettore e Andromaca, opere rivelatrici di una realtà che va oltre i sensi.  Il “classicismo” e l’espansione della Metafisica è la sezione dedicata al periodo nel quale Giorgio De Chirico sottopone la sua pittura ad alcune rivisitazioni classiche. In questa sezione ad attrarre l’attenzione è Lucrezia, opera del 1921 in cui le ispirazioni pittoriche danno vita ad una opera dal fascino straordinario.  Ne La Seconda Metafisica, nelle opere dell’artista compaiono oggetti che sembrano fuori contesto, interni ed esterni si scambiano. Mobili in una valle e Paesaggi nella stanza sono esplicative di questa rinnovata ricerca. Nella penultima sezione, Dal “realismo” al “barocco” protagonisti i nudi femminili, con la Bagnante coricata (Il riposo di Alcmena) a dominare il percorso. Nella settima ed ultima sezione, La Neometafisica, ritroviamo l’ultima fase della ricerca di De Chirico nel quale l’artista ripropone le sue opere in una rivisitazione che apre a soluzioni e offre nuovi enigmi. Il ritorno di Ulisse, che rema nella sua stanza, le nuove visioni di Venezia e New York, offrono lo spazio ad un sorriso consapevole di quanto la realtà sia un labirinto nel quale orientarsi.

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