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Il rifugio sul colle

Il rifugio sul colle

Tra le tante passeggiate fatte nei boschi mi piace ripensare ad un luogo colmo di serenità.

Ci sono già stata per alcune escursioni e ho scoperto ogni volta qualcosa di diverso. Per arrivarci si fatica un po' ma sicuramente ne vale la pena. Chi si mette in cammino per sentieri lo fa per cercare un posto speciale dove sostare, osservare particolari, rigenerare la mente e godere di panorami mozzafiato. 

Immersi nel verde dalle mille sfumature si cammina a lungo nel bosco, perdendo la percezione del tempo che scorre, accompagnati dal vento che fa ondeggiare i rami degli alberi. 

Dopo aver superato un ruscello e una sorgente da cui l'acqua sgorga dalla roccia pura e gelida, si giunge in un luogo senza tempo. Un grande prato e un poco più su si erge a destra una collina dove si trova un rifugio costruito con legna, su una base di pietra sollevata da terra. Una staccionata fissata su pietre grezze a completarne il prospetto frontale con pochi gradini da salire, un portico accogliente con un grande tavolo in legno massiccio circondato da panche. 

È un affaccio sul colle da cui si osserva un panorama stupendo. 

Tutt'intorno al tetto c’è una corda con tante bandierine: ondeggiano nel vento quasi ad accogliere i viandanti. 

Busso. Entro in punta di piedi. 

All'interno un cartello che mi fa sorridere su cui c'è scritto: chi giunge in questo luogo può usare tutto ciò che trova, non ci sono quote da versare e nulla è richiesto. Unico vincolo, che il luogo sia lasciato pulito e in ordine in segno di rispetto verso chi potrebbe arrivare in seguito.

In questo rifugio c'è anche un piccolo camino per scaldare il corpo e il cuore nelle notti di gelo. Ci si può rifugiare se colti a sorpresa durante un temporale o un'abbondante nevicata. Gli escursionisti possono fare una sosta, prepararsi da mangiare e riposare.

Un tavolo all'interno, qualche sedia, una poltrona, brande su cui poter sistemare sacchi a pelo per passarci la notte, ciaspole appese alla parete dato che la neve d'inverno è abbondante. Poche stoviglie compresa caffettiera e un fornellino a gas. Inoltre a disposizione caffè, zucchero, sale, olio, vino, pasta, qualche confezione di cibo in scatola e acqua lasciati da chi è già andato via, coccole di sopravvivenza e accoglienza, attenzione verso l'altro: qui è vietato l'egoismo. 

Ci si sente pervadere da una forte sensazione di benessere e pace. 

Con mia grande sorpresa e piacere ho visto molti ragazzi arrivare in gruppo festosi e felici dello stare insieme. 

Zaino sulle spalle, pochi indumenti, Kway, cibo, scarpe da trekking e via, verso una nuova avventura!

Montano tende, accendono braci, si caricano di taniche per acqua e fanno rifornimento andando su e giù per il sentiero, arrivano alla sorgente e vivono la fatica per procurarsi l'acqua, prezioso elemento vitale, proprio come si faceva in tempi andati. Strano da vedere per chi è abituato alle comodità del vivere quotidiano! Quanta sana vitalità!

Sostano lì, immersi nella natura con poche cose a disposizione, ciò che basta per ritrovare un equilibrio interiore. Sognano, cantano, ballano, si divertono lasciandosi alle spalle per qualche giorno la vita di sempre. 

Bellissimo assistere a queste scene di vita genuina in un posto meraviglioso, da vivere con tutti i sensi. Usare la vista a 360° e cogliere ogni particolare, toccare l'erba del prato e i fiori bagnati di rugiada, percepire la sensazione del vento che accarezza la pelle, respirare tutti i profumi della natura.

Un luogo rilassante in cui non ci si stanca mai di stare cercando di catturare ogni particolare da conservare in memoria per tutto ciò che gli occhi riescono a vedere. 

Disegnare, leggere, scrivere e pensare a quanti sono i doni che possiamo ricevere.

Un'altura collinare in cui si può sostare a lungo senza mai stancarsi, far caso a tanti piccoli particolari che ci portano a riflettere su quanto siano importanti le gentilezze che possiamo ricevere dagli altri e rendere più agevoli momenti di relax e tranquillità. Rifugio perfetto per ascoltare i pensieri che affollano la mente, dove ci si sente al sicuro.

Quando sento dentro di me una strana inquietudine penso a questo luogo dove la natura comanda e sa rendere le persone più belle, buone, felici e attente all'altro. Il riscatto di questa nostra umanità che ancora abita nascosta negli anfratti della nostra coscienza, nonostante tutto. 

Dove la vita è ancora condivisione e ancora si può credere che io sono te e tu sei me e insieme siamo noi.

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