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Buon compleanno Amy

Buon compleanno Amy

Sale sul palco con la sua andatura incerta, i capelli la aiutano a spingersi più in alto, lei che sente la sua anima che striscia sul pavimento.

“Non ho bisogno di aiuto perché se io non posso aiutare me stessa non posso essere aiutata” disse una volta Amy Winehouse. Ignara che la potenza e il candore della sua voce sarebbero potuti bastare. L’amore è un gioco perdente ma non rimani senza carte in mano se ne hai abbastanza dentro di te.

Tre parti di vodka, una parte di Southern Comfort, una parte di liquore alla banana e una parte di Baileys, il Rickstasy era il suo coctkail preferito, dolce e pastoso, denso quel tanto da riempire i vuoti. Il resto lo faceva una vita vissuta nel bene e nel male come diceva lei. Era lì incerta su quei tacchi infiniti, ma in piedi. Non aveva forza in quel corpo minuto, la voce, la sua voce era tutto ciò che aveva per tenersi in piedi. “Quelle come me sono destinate ad avere l'anima perpetuamente in tempesta. Le persone pazze come me, non vivono a lungo ma vivono come vogliono”.

Se solo potessi vivere questa vita come volessi, la vorrei passare standoti vicino cantava Carole King in So far away, la canzone preferita da Winehouse, e tutto girava intorno a quell’amore che non credeva di avere né di meritare. La canticchiava sempre, sottofondo sino alla fine, fu suonata anche il giorno del suo funerale.

“La musica è l’unica cosa che da e da e da e non prende” diceva e ha continuato a donare la sua musica al mondo. Tutti ascoltavano le sue parole, in ogni casa, strada, piazza risuonava la sua voce e tutti ripetevano le sue parole “l'amore è un gioco in cui si perde…l'amore è una mano perdente, più di quello che potevo sopportare, l'amore è una mano perdente”, ma è rimasta inascoltata. E quando il silenzio era troppo assordante si tatuava ciò che provava, come l’Ankh, la chiave della vita, simbolo egiziano di vita eterna. Vivere era amare e non si sentiva amata abbastanza. “Ci siamo detti addio solo a parole, io sono morta un centinaio di volte, tu torni da lei e io ritorno da...io ritorno da noi”.

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