Visioni d'insieme

Anna come sono tante

Anna come sono tante

Un giorno tra tanti, su una strada che non porta da nessuna parte, un passo dopo l’altro senza fermarsi arriva Anna.

“Anna, come sono tante, Anna permalosa. Anna, bello sguardo, sguardo che ogni giorno perde qualcosa, se chiude gli occhi, lei lo sa, stella di periferia Anna con le amiche, Anna che vorrebbe andar via”. Va via Anna, ma solo con la mente, si è imposta di restare, di non lasciare, di non abbandonare e muore dentro ogni giorno un po’ di più per quel dolore di cui non riesce a liberarsi e non è una fra le tante, è come tante che mantengono viva la gioia nonostante il pianto “Anna, bello sguardo, non perde un ballo” e danza per cercare un’armonia in un caos che la smuove dentro. Ma “Anna verrà col suo modo di guardarci dentro, dimmi quando questa guerra finirà noi che abbiamo un mondo da cambiare noi che ci emozioniamo ancora davanti al mare”. Con i suoi occhi grandi guarda il mare e si perde dentro quell’infinita calma, quell’indomabile furore e si fa cullare, abbracciare, da qualcosa che finalmente è più grande di lei. “Anna verrà e sarà un giorno pieno di sole e allora sì ti cercherei forse per sognare ancora sì, ancora”. Anna, come un oracolo leggerà dentro gli occhi delle persone, conosce storie che nessuno ha raccontato “Anna verrà col suo modo di rubarci dentro, di sorridere per questa libertà. Ci sarà il sole e ci sarà il mare e ci sarà il profumo di salvia, con le sue foglie verdi e rugose e il colore appena accennato, “Anna Bellanna profuma di salvia, in riva al mare raccoglie le pietre, sassi dorati e conchiglie rotonde”, tutti la amano, lei è il tutto che riempie il cuore e l’anima, ti legge con gli occhi, legge anche il fato “Anna Bellanna legge la sorte ma un sasso nero le brucia le dita, tira le pietre per sette volte, sa che l'amante suo l'ha tradita”. Tutti la amano ma scappano via, cercano un’aria più leggera da respirare, un vento che tutto porta via, poi tornano e come fosse un’invocazione dicono “Anna Bellanna sono tornato ti voglio stringere forte sul cuore, ti voglio sciogliere i lunghi capelli e sulla spiaggia fare all’amore”. Anna che ancora profuma di salvia e rugiada fresca del mattino, ha il cuore a pezzi e lo vuole salvare “Anna Bellanna il cuore che batte lo butta in mare a fare corallo, corallo rosso come la fiamma perché nessuno possa rubarlo”. Stanca di leggere davanti ai suoi occhi sempre e per sempre una storia perduta, nella “luce incerta della sera getta fantasmi ed ombre sulla tua finestra, non pensi o non vorresti più pensare…E tu, che hai già conosciuto questo gioco, non sai più com'era in quel passato, non sai se sorridere od urlare”. Anna vacilla, voleva solo il sole e il mare, “ma dura un attimo quel tuo pensiero, atomo incerto in mezzo al falso e al vero, per lasciar posto ai giorni che vivrai…”. Anna cammina per andare avanti, non si ferma a pensare per non cedere e sparire, per non perdere sé, continua a camminare “Anna l'autunno scivolava via, cantava per malinconia canzoni d'altri e già le mie non più dall'autostrada lei guardava il mare che cercasse non lo seppi mai più”. Il tempo scorre e i suoi occhi chiusi per non leggere ancora, arriva il gelo “Anna d'inverno non cantava più, parlava poco, era giù” e cammina ancora tra gli alberi, cammina sul mare, arriva il bel tempo “Anna di primavera andava via, felicità o malinconia non disse niente, ma non disse no”.

Alla fine arriva il sole e anche il mare. Anna sorride e resta a guardare.

*Anna come sono tante e tra le tante, Anna di Dalla, Daniele, Guccini e Fossati.

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