Cultur&motive

Genisi, "La mia Lolita una rivoluzione"

Genisi, "La mia Lolita una rivoluzione"

Lo stadio San Nicola a guardarlo da lontano mantiene sempre il suo fascino, un'astronave fantastica e piena di sogni pronta a decollare da un momento all'altro. 

E io che da queste parti era un sacco di tempo che non venivo, ancora mi incanto. Lolita Lobosco torna a Bari, la sua città e con lei torna Gabriella Genisi l’architetto delle parole che hanno illuminato Lolita “La scrittura è la mia forma di comunicazione preferita sin da piccola, in questa epoca digitale dove talvolta le parole si perdono, la scrittura consente di fissare dei punti fermi. Io nasco principalmente come grande lettrice sin da piccolissima, i libri mi hanno accompagnata per tutta la vita. A 8 anni volevo diventare la Fallaci. Per qualche anno poi, ci siamo persi di vista, sino al 2004, l’anno in cui ho perso mio padre con il quale avevo un forte legame d’anima. Ho cercato di elaborare il lutto, così ho iniziato a scrivere”. Il primo libro arriva nel 2006, Lolita Lobosco il suo personaggio più famoso, arriverà quattro anni più tardi, una sera d’estate mentre seduta sul divano di casa guarda per la prima volta il commissario Montalbano. “Quella presenza così forte metteva in evidenza un’assenza, quella delle donne”. È nata così Lolita Lobosco “un personaggio che è diventato trasversale, amato sia dagli uomini che dalle donne. Lolita è una piccola rivoluzione perché ho messo le donne al centro del sistema e quindi rispetto al mondo maschile che era quello dei commissari, dei dirigenti uomini, ho costruito un mondo al femminile dove Lobosco è un commissario della omicidi, la sua migliore amica è il procuratore capo, dove i sottoposti sono uomini, dove sua madre e sua sorella organizzano una piccola impresa familiare. Volevo raccontare un mondo dal mio punto di vista, dal punto di vista delle donne che faticosamente riescono a farcela e faticosamente riescono a ribaltare anche le credenze popolari che ci hanno accompagnato per millenni”. Nel post Montalbano, uomo tutto d’un pezzo siciliano, c’è Lolita con le Louboutin ai piedi e la focaccia barese in mano. “Il mondo cambia, la società cambia, ruoli che prima ci erano impediti per legge - le donne non potevano diventare magistrati sino al 1965, commissari sino al 1981, carabinieri sino al secolo scorso - ora sono possibili”. Lolita è il frutto di tutto questo “volevo parlare di donne che riescono a ribaltare quel paradigma. Donne che sono cambiamento”.

 

Pressinbag Testata Giornalistica

www.pressinbag.it è una testata giornalistica iscritta al n. 10/2021 del Registro della Stampa del Tribunale di Bari del 10/05/2021.

Contatti

Per qualsiasi informazione o chiarimento non esitare a contattarci scrivendo ai seguenti indirizzi