Cultur&motive

Quarandana, vecchia che non fa paura

Quarandana, vecchia che non fa paura

Potrebbero incutere timore con i loro abiti neri in segno di lutto, vestite impeccabilmente, penzoloni dai balconi, tra i cavi nei vicoli di città.

Compaiono con la fine del carnevale e restano appese per tutti i quaranta giorni di quaresima per poi essere sacrificate. Caremma, Quarandana, ha molti nomi una comune origine. Passeggiando tra le vie del centro storico di Molfetta la si incontra subito, triste, sconsolata, penitente. Al centro del suo corpo una grossa arancia e sette penne di gallina, una per ogni venerdì di quaresima. La Quaréndéne sarà fatta scoppiare nella tarda mattinata della domenica di Pasqua.

La Caremma salentina indossa invece, su abiti neri, quasi sempre un grembiule e uno scialle, in segno di lutto ed anche per lei la domenica di Pasqua segna la fine della sua esistenza, semplicemente data alle fiamme.

Vederla appesa tra le strade, tra le case così vicine che guardare nella finestra accanto non è spiare ma accertarsi che tutto vada bene, potrebbe davvero disorientare. Poi allo sguardo allenato tutto cambia, e lei appare nella sua tristezza cercata quasi consapevole della sua ragione di esistere, ricorda un lutto quello della Chiesa e sa che ci sarà resurrezione ma non per lei, se non in un rito che si rinnova di anno in anno. Tradizione che torna anche nei luoghi in cui per anni si è preferito dimenticare.

Posta lì in alto, o anche su un balcone, osserva i passanti, ricorda loro che c’è un tempo per gioire e uno per riflettere, c’è un tempo per giocare e uno per fare un tuffo in mezzo al mare.

Pressinbag Testata Giornalistica

www.pressinbag.it è una testata giornalistica iscritta al n. 10/2021 del Registro della Stampa del Tribunale di Bari del 10/05/2021.

Contatti

Per qualsiasi informazione o chiarimento non esitare a contattarci scrivendo ai seguenti indirizzi