Un respiro sul mare

Un tramonto sul mare, la luce tenue i colori che si rincorrono, un belvedere che apre la vista e dall’altro lato un’isola, forse Procida

dove ogni perla del mare ricopia la prima perla.

La scalinata ti illude di portarti al mare, specchio di un cielo che si perde per poi ritrovarsi. Le emozioni sono colori, diceva Matisse quando sulle sue tele le colorava calme e voluttuose. Il tempo è mite sembra primavera, un inizio, una nuova avventura. I rami degli alberi sono spogli ma si stagliano su un cielo rosa, come i ciliegi in fiore. Un attimo eterno. Un attimo, un respiro. Un tuffo.

La mente si inganna. Non distingui tra reale e immaginato, la mente cerca bellezza e poesia, la cerca ovunque e gli occhi si riempiono, un’onda li invade e scaccia via ciò che qui non alberga. È una postura dell’anima. Tutto è in armonia, le persone camminano accanto a te, senza una meta, senza fretta alcuna. Qualcuno sorseggia un caffè che è attimo di ristoro. Le mani si stringono, i corpi si abbracciano in un saluto che sa di amore. Se ti concentri riesci a sentire la musica che le persone suonano, vibrazioni dell’anima che in un sussurro definiresti felice. La bellezza è l’ombra di Dio sull’universo.

E anche tra quei tenui colori c’è tutto, il rosa sul celeste, il contrasto li esalta e le sfumature, quel giallo che diventa arancio e poi si tuffa in mare che per un gioco di luci sembra lilla e poi rosa, riflette le nuvole e a far da cornice il verde degli alberi, le foglie che resistono alle stagioni e ci sei anche tu tra quelle emozioni. C’è la pace, la calma, l’equilibrio, l’assoluto. C’è il tempo che hai ripreso in mano. C’è quella voglia di fermarsi e osservare. Di tuffarsi con ogni poro della pella in quel tutto che ora si, ti appartiene. Respira, ancora una volta.