Spengono le luci, tacciono le voci e nel buio senti sussurrar emozionante. E basta questo, aver toccato il cuore, aver sentito il suo battito.
Nel piccolo teatro cittadino di Noicattaro, un lunedì di fine aprile, undici donne si nascondono dietro la tenda rossa del sipario. Attendono che parenti ed amici e sconosciuti per alcune prendano posto. Trentanove poltrone in velluto rosso. Il mormorio diviene silenzio, è l’ora. Il sipario si apre, entrano in scena, cantano, interpretano, recitano, danno voce alle parole che hanno riempito copioni. In scena Un’onda in aria, non uno spettacolo ma una conversazione su quanto lo stare insieme e confrontarsi possa essere forza, come quella del mare capace di restituire suoni, essere impeto e carezza. Il pubblico segue attento, riconosce in ogni parola il ritratto, la storia, il carattere di qualcuno che conosce bene, avendola accanto da una vita, scopre sogni, ambizioni, desideri. Sorridono gli spettatori, altri si commuovono e tra un sipario ed un altro anche le undici donne si emozionano, si stupiscono, sono gruppo, concentrate nel non sbagliare, nel sostenere, nel sussurrare un suggerimento. L’applauso finale è per loro e per chi è aria, respiro del mondo. Come un’onda che si solleva in aria per poi infrangersi, così sul palcoscenico l’energia è racconto di vita, è armonizzare voce e cuore, e seguire il moto ondoso è esserci per chi c’è ed anche per chi non c’è. Calato il sipario resta l’amicizia, l’affetto, la rete. Resta un battito del cuore.
Un’onda in aria è un progetto realizzato da BAG associazione culturale, editrice di questa testata e realizzato con un contributo del Comitato Puglia della Susan G Komen Italia aps