La signora anziana arriva di corsa nel bar, si siede ad un tavolo, sfoglia un quotidiano, cerca velocemente la pagina di cultura e spettacoli.
Non presta attenzione alle notizie nazionali, alla cronaca e alla politica, ha un obiettivo, scoprire cosa ci sarà in città la sera. Prende il cellulare e chiama le amiche “non ho dormito questa notte con il pensiero di raggiungere il bar e leggere il giornale per capire se il concerto in chiesa fosse questa sera, ed è proprio oggi alle 20”. Legge l’articolo alle amiche, indica strade e percorsi, concerti e ronde da seguire. Organizza la serata. Il cameriere è pronto a prendere l’ordinazione ma lei ci deve ancora pensare. Altre due telefonate, la comitiva è composta, il programma memorizzato, si alza e va via. Ha tutto sotto controllo, uscendo prende la copia di un mensile gratuito e raggiunge velocemente la sua auto. Seduta al posto di guida, prima di avviare il motore, sfoglia la copia gratuita, legge gli articoli, non ha fretta ora che ha organizzato il programma pomeridiano, ora ha il tempo per leggere curiosità e altre notizie sulla città. La sua missione è compiuta, ha acquisito le informazioni necessarie per la serata e per una conversazione leggera con le amiche di sempre prima di assistere allo spettacolo.
Alle 19.45 la chiesa di sant’Irene è quasi piena, dalla porta ecco entrare una comitiva di settantenni. “Lo dicevo io che dovevamo arrivare un po' prima, ci toccherà stare dietro” afferma la stessa donna del bar rivolgendosi alle amiche. Si accomodano. Alle 20 in punto inizia lo spettacolo. Entrano le cornamuse, poi i canti della tradizione. Antonio dalla voce possente chiede sull’ultimo brano che si accendano le torce del telefono, lei è la prima braccio alzato, luce dell’Iphone accesa a creare atmosfera. Il pensiero che non le ha consentito di prendere sonno è realizzato tra le navate di questa chiesa.