Sotto l’arco fucsia schierati, donne e uomini, pronti a partire, e non è solo per esserci, è qualcosa di più, è un dimostrare una volontà.
Partecipare, correre, forse solo passeggiare, essere accanto a chi ha combattuto una guerra, chi ha vinto una battaglia, chi ancora non sa come finirà. Sotto l’arco fucsia della Race for the cure su corso Vittorio Emanuele a Bari è tornata, domenica 15 maggio, dopo due anni di assenza, la corsa per la ricerca e la prevenzione dei tumori al seno. È stata una carovana di persone felici di ritrovarsi nonostante tutto sotto quell’arco e nel villaggio Komen per una giornata di festa espressione alta di solidarietà.
Nella Race del 2022 c’è un sentimento nuovo rispetto a quelle degli anni passati quando la pandemia da COVID non era una ipotesi pensabile, un sentimento di leggera felicità, trovarsi al via fianco a fianco, vicini, stretti in un abbraccio lungo metri da arco fucsia a arco nero, e poi nella piazza a ballare allegramente, certezza nelle contrarietà che la vita riserva.
Arrivate fin dal primo mattino, auto parcheggiate nei park&ride della città, navette per molte, passeggiate per altre, tutte sotto l’arco ai nastri di partenza, maglie bianche e maglie rosa, un palloncino ad indicare che la leggerezza è meno pesante dell’aria che si respira.
Sotto il sole di maggio sudare è perdere ulteriore peso mentale, è dimostrazione di resistenza. Un abbraccio di corpi che si incontrano, si muovono all’unisono, la direzione è data dal percorso questo sì transennato, delimitato a contenere fuori un pubblico di sostenitori.
E quando tutto finisce l’impegno è tornare il prossimo anno.