Visioni d'insieme

Amalia e Guido, amore e fuga

Amalia e Guido, amore e fuga

Lei, Amalia, sapeva forse ammaliare quanti le si avvicinavano. Lei, libera, moderna, poetessa e scrittrice, donna inusuale per inizio Novecento.

Lui, Guido, troppo preso dalla sua salute cagionevole per tentare di aprirsi alla passione travolgente di lei, troppo sfuggente, lui, il crepuscolare.

Eppure Amalia Guglielminetti e Guido Gozzano si incontrano, si amano seppure brevemente, e poi lui sfuggirà alle sue attenzioni, alle sue richieste di incontro. Resta una fitta corrispondenza, tra due protagonisti della letteratura italiana. Torino e il suo salotto culturale hanno di che parlare, di un amore e di un diniego, delle capacità di lei e dei suoi versi e dei I colloqui di lui.

Si incrociano, lei scrive a lui, si incontrano, si amano probabilmente, poi lei lo attenderà al Parco del Valentino e lui non si presenterà. “Mio caro Guido, credo di non aver passato nella mia vita molte mezz’ore più cattive. … Tornai sui miei passi in fretta, quasi con incoscienza voluta seguendo con lo sguardo qualche rara figura maschile che subito riconoscevo sconosciuta. … Passò un ragazzo con un carretto cantando: <<E aspetta il fidanzato>> … Allora fuggii davvero umiliata, avvilita, annientata dinanzi a me stessa, pensando di voi tutto il male possibile, soffrendo in me tutto il male possibile”. Risponderà Guido Gozzano “ecco che ancora una volta Voi mi avete aspettato. … Non vediamoci, dunque, più? Mi pare, forse, il partito migliore. Passeranno molti giorni e ci scriveremo da lungi, quando a voi sarà caduta dall’anima l’amarezza che mi dite”.

Si scriveranno molto, negli anni, fino alla morte di lui, lei già rassegnata a non essere ricambiata, lui sempre intento a definire le linee del rapporto in una amicizia letteraria. Si aiuteranno e si spenderanno reciprocamente per sostenere le loro opere, influenzeranno la letteratura e la critica del tempo. Sullo sfondo della loro amicizia sempre la città piemontese, gli intellettuali del tempo, gli scrittori e le scrittrici, i critici, gli artisti, incontri, pettegolezzi, chiacchiere, letteratura e musica. E i luoghi lontano dalla città dove lui si rifugiava per cercare di guarire dalla tubercolosi.

Piena di vita lei, avvilito dalla vita lui, restano le loro opere, la fitta corrispondenza, quadri di parole che attendono lettori.

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