Una prosa poetica, leggera come una piuma che sfiora il corpo lasciando sensazioni piacevoli, una carezza per il pensiero e per il sogno.
Il racconto dell’isola sconosciuta di José Saramago edito da Feltrinelli è un breve racconto, un piccolo dono, è un viaggio nella conoscenza di se stessi. Piccoli suggerimenti, consigli delicati, per cercare la nostra isola, consapevoli che “tutte le isole, anche quelle conosciute, sono sconosciute finché non vi si sbarca”.
Il racconto di un uomo che ottiene dal re una caravella per partire alla ricerca di un’isola sconosciuta, della donna delle pulizie che a lui si unisce per intraprendere il viaggio, il racconto di un amore sospeso sul filo, tra sogno e realtà.
“Ogni uomo è un’isola. Bisogna allontanarsi dall’isola per vedere l’isola”, “Se non esci da te stesso , non puoi sapere chi sei”, sono solo alcune delle frasi accuratamente lasciate tra le altre che l’autore dona al lettore coinvolgendolo nella stessa idea del viaggio, della ricerca, della conoscenza.
Poche pagine, dialoghi, domande e risposte che si susseguono, il viaggio, il sogno, le atmosfere, il sentimento, è la vita stessa da approfondire con la volontà ferrea di chi sa che conoscersi equivale a conoscere le regole del mondo, svelare nuovi orizzonti, allungare lo sguardo oltre i confini prestabiliti.
Leggere questo libro, in una sera d’estate improvvisa, sotto il cielo stellato, poche pagine che scorrono via rapide, una dopo l’altra, seguire le parole, maiuscole a sottolineare cambi di soggetti, senza punteggiature, fiume che in poco tempo regala un sorriso per chi ha voglia di sorridere arrivando alla fine, forse anche troppo presto e pure questo è magia, scoprendo la realtà di un sogno condiviso.