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Il boschetto incantato

Il boschetto incantato

Può accadere che sia difficile riuscire a dormire. E allora che fai?

Prendi quel qualcosa che ti è stato consigliato o un rimedio naturale?

Ho fatto una scelta, ma ora non fa più per me.

Decido di seguire un suggerimento, un gioco della mente per rilassarmi.

Pensarmi in posti diversi nei quali vorrei stare, come in vite parallele.

Ci ho provato più volte, ma nessun risultato.

Ho ritentato dicendo a me stessa che sarebbe stata l'ultima volta.

Ed ecco la magia. Ho dormito profondamente, un sonno tranquillo e riposante.

Accade che giocando con l'immaginazione, mi trovo in un boschetto fitto, di un verde meraviglioso, dalle sfumature quasi infinite, che solo madre natura sa usare per dare colore alle sue creazioni.

Mi guardo intorno, alzo lo sguardo e vedo alberi altissimi, con rami fitti e foglie grandi e piccole, mi sembrano di forme diverse, ma non ne sono certa. 

I raggi del sole faticano a entrare e comunque avverto la loro carezza leggera, come piace a me, quel tanto che basta per non sentire freddo. 

Sento le acque del fiume scorrere e le foglie muoversi piano piano.

Sento poco lontano un ruscello, qualche passero di passaggio e insetti quasi silenziosi. 

Il tutto pare che intoni una melodia. 

È un incanto!

Sono stordita da tanta bellezza, da tanta pace, quasi la testa mi gira.

Mi siedo e l'erba da me schiacciata emana il suo profumo. Lo inspiro e all'improvviso mi ritrovo nel grande giardino dell'istituto dove frequentavo la scuola materna.

Dove alcune volte, nelle mattine di primavera, ci portavano a fare un girotondo tra gli alberi. In fila indiana, mani sulle spalle della compagna o del compagno davanti, per tenerci tutti uniti.

L'erba umida ci sfiorava le gambe e, non so perché, io mi sentivo felice e libera. 

L'erba, che quando c'era bisogno, veniva tagliata e, dalle finestre aperte dell'aula, arrivava il suo odore. Mi piaceva e mi piace ancora.

Quell'odore lo sento solo a pensarlo e mi rende calma e serena, mi porta alla mente le cose belle, che le cose brutte passano e vanno via.

Con l'immaginazione, senza accorgermene, mi rivedo nel boschetto in cui è cominciato il mio viaggio. 

Ora lo riconosco, è quello del posto del cuore.

Penso ai miei momenti felici, felicissimi che ha visto e che mi ha regalato, là dove avvenivano e avvengono le magie.

Finalmente sono riuscita a giocare con la mente. Sono riuscita a trovare la chiave giusta, la chiave del mio paese incantato. Gli altri luoghi non erano fatti per me.

Ora mi sembra di non doverlo più  immaginare, ci sono dentro, mi abbraccia e mi culla ogni notte come fossi ancora bambina.

Ora dormo serena.

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