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Cinque libri per un castello

Cinque libri per un castello

Cinque libri, cinque storie diverse che raccontano l’umana capacità di sciogliere i nodi di quel dedalo di emozioni che è la vita.

La storia di una donna bellissima e fortissima che pensa, scrive, agisce, lotta. Viaggia per fronti e frontiere dell’Europa occupata dai nazifascismi: Parigi, Lisbona, Londra, Marsiglia, Roma, il Sud Italia dove sono arrivati gli Alleati. Documenti falsi, missioni segrete, diplomazia clandestina. Joyce, insieme al marito Emilio Lussu e ai compagni di Giustizia e Libertà, sostenuta nelle sue scelte dalla sua famiglia di origine, è in prima linea nella Resistenza. Silvia Ballestra nel suo La Sibilla. Vita di Joyce Lussu edito da Laterza racconta la storia della poetessa che ha tradotto, tra gli altri Nazim Hikmet per far conoscere le lotte di liberazione degli altri paesi.

Poi c’è Teresa, 47 anni, vive in una cittadina di provincia «né grande né piccola, né nota né ignota». Figlia per sempre, succube di una madre dispotica, vorace, logorroica. È magra come una prugna secca, Teresa, e fuma in continuazione. Sola, solissima, si tiene a galla assecondando i ritmi blandi dei giorni: le commissioni in centro, le lezioni d’inglese nell’istituto per ripetenti dove lavora, i giri in bici. «Vivo come le sogliole, sul fondale», confida come una ragazzina al suo diario segreto nel libro di Marta Cai, Centomilioni edito da Einaudi.

C’è poi il racconto di uno scrittore che a Roma ha vissuto abbastanza da non riconoscerla più, il resoconto di una passeggiata nel tempo: non in ordine cronologico, però, non strettamente, l’ordine è quello dei salti temporali, delle brevi sospensioni, degli appunti mentali, delle domande al passato e delle risposte immaginate. D’altronde è possibile solo d’estate, quando il traffico è in vacanza, quando gli uffici restano deserti, quando le scuole hanno le persiane abbassate, solo allora è possibile arrivare fino a Villa Borghese e incontrare un marziano, nel libro di Tommaso Pincio,  Diario di un'estate marziana edito da Giulio Perrone Editore. E ancora la storia della Resistenza vista con gli occhi delle donne. Da quella della «brava moglie» che decide di imbracciare le armi per affermare un’identità che vada oltre le etichette, alla ragazza che cerca e trova il riscatto da un’esistenza di miseria e violenza, da chi nell’aiuto ai combattenti vive una sorta di inedita maternità, a chi nella guerra cerca vendetta e chi invece si sente impegnata in una «guerra alla guerra», dalle studentesse che si imbarcano in una grande avventura (inclusa un’inedita libertà nel vivere il proprio corpo e a volte persino il sesso), alle lavoratrici per cui la lotta al fascismo è la naturale prosecuzione della lotta di classe. Il tutto raccontato da Benedetta Tobagi nel suo La Resistenza delle donne edito da Einaudi. E infine la narrazione di un viaggio che avviene nello spazio ma anche tra le epoche, sovrapponendo, incrociando, intrecciando presente e passato. L’uomo tiene a mostrarsi come un turista tra tanti su una nave da crociera ma ricorda in modo spiazzante il poeta Ovidio mandato in esilio venti secoli prima, nel libro scritto da Filippo Tuena, In cerca di Pan edito da Nottetempo.

Sono i cinque finalisti del premio Campiello che stasera alle 21 saranno al Castello Svevo di Bari per l’anteprima della terza edizione Lungomare di libri. L’evento sarà costruito attorno ai libri in un rodato format che spazia fra musica e teatro, alternando il reading di alcuni brani tratti dalle opere in concorso e le interviste agli autori da parte di Alessandra Tedesco, giornalista culturale di Radio24, con l’accompagnamento musicale del Guido Di Leone Jazz Quintet.

 

La serata sarà a ingresso libero su registrazione (link: https://www.umana.it/campiello-2023/), fino a esaurimento posti, e trasmessa in diretta streaming sul canale di Umana https://www.umana.it/diretta-premio-campiello-2023.

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