La vita, vissuta, i sentimenti, i desideri, l’altro. O forse sei tu, solo tu, l’universo incantato, lo spiraglio nel cielo, tra le nubi nere.
Sarà che il tempo poi alla fine proprio non ci sfiora. O forse è solamente il cielo quando si colora un po’ di più. O forse sei tu. Forse sei tu, l’altra parte di me E se domani partirai portami sempre con te. Sarò tra le luci di mille città tra la solita pubblicità.
Nelle strade che non cambiano, nella monotonia delle giornate, nel vuoto delle esistenze, nelle lotte per vivere io sarò quell’istante che ti porterà una piccola felicità quella stupida voglia di vivere.
La voglia di vivere, che fa andare avanti, nonostante le paure, di cadere e di non farcela, niente è come la vita, basta poco per essere felici, Sarò tra le luci di mille città tra la solita pubblicità una scusa per farti sorridere sì che sarò quell’ istante che ti porterà una piccola felicità.
Cercarsi, trovarsi, esserci, cercando le piccole gioie, i momenti di serenità, lo sguardo nella notte, la mano per strada. Pensare, ricordare, vivere. Nella notte ancora mille volte quella musica risuona in ogni parte, nella notte forse sei tu quell’istante che mi porterà una piccola felicità.
Rendersi felici reciprocamente, nella quotidianità, per le strade del mondo, in fondo basta poco per essere felici, per vivere la vita serenamente, senza abbandonarsi agli eventi avversi. O forse sei tu.
O forse sei tu. Nel sogno etereo, nell’incanto, nella favola, nella strada, nella realtà, forse sei tu a riempire, a rendere magico. Tu, la mia piccola felicità. Tu, che vorrei davvero non lasciare mai. Sotto un cielo di stelle sotto una coperta di piume.
Nel clima sanremese abbiamo giocato con le parole degli artisti in gara. Ogni giorno vi proponiamo una nostra visione nata e ispirata da una canzone. In corsivo troverete le loro parole, le altre sono le nostre.
“O forse sei tu” è ispirato dalla canzone di Elisa.